Dal 28 al 30 aprile u.s., i Ministri del G7 di Clima, Energia e Ambiente si sono riuniti a Torino, nella Reggia di Venaria, sotto la guida dalla Presidenza italiana. I lavori si sono conclusi con l’adozione di una Dichiarazione congiunta, la cd. Carta di Venaria, che dà un preciso seguito agli obiettivi concordati alla COP 28 e trasmette un messaggio chiaro agli altri Paesi, in particolare alle maggiori economie, sul livello di impegno che occorre per rispondere adeguatamente alla sfida del cambiamento climatico, in modo ambizioso ed efficace.
Di seguito alcuni degli impegni e delle iniziative contenute nella Dichiarazione congiunta:
È stata inoltre annunciata un'iniziativa sull'adattamento per rafforzare la cooperazione internazionale con i Paesi in via di sviluppo, in particolare con quelli più vulnerabili agli impatti dei cambiamenti climatici. L'iniziativa, denominata "Adaptation Accelerator Hub", intende contribuire a colmare il divario tra i livelli attuali di adattamento e quanto sarebbe necessario per rispondere con urgenza agli impatti dei cambiamenti climatici nei Paesi e nelle comunità più vulnerabili.
In concomitanza, il 28 aprile 2024 si è tenuta la seconda conferenza degli stakeholder del B7 Italy 2024. Durante la Conferenza, la Presidente Emma Marcegaglia – B7 Chair – e i principali attori dell’energia e del settore finanziario dei Paesi del G7 e i rappresentanti di organizzazioni internazionali e multilaterali si sono confrontati sui fattori chiave per navigare nelle transizioni energetiche e ambientali.
Si è sottolineata infatti l'importanza di un rafforzamento della partenership tra i settori pubblico e privato, per dirigersi insieme verso obiettivi condivisi facendo leva sulle tecnologie più performanti. Inoltre è stato concordato che i Paesi del G7 dovrebbero adottare un approccio neutrale dal punto di vista tecnologico, utilizzando le opzioni attualmente disponibili e quelle più promettenti in base al loro grado di maturità ed evoluzione.
Altro tema ha riguardato l'economia circolare: l'aumento della domanda di materie prime, componenti, semilavorati e prodotti finiti ha generato una maggiore quantità di rifiuti, è necessaria quindi una transizione verso un modello circolare e e ciò richiede un'immediata azione congiunta da parte dei governi e delle imprese per rendere le catene di approvvigionamento globali più efficienti, sicure, sostenibili e resilienti.